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3cf0e39453 James Becket, fuggito dal serial killer, che ha ucciso suo padre le cui aspettative non ha mai realizzato, ma che ora si rivolge in particolare a sua moglie Theresa "Tess" e alla sua famiglia, è troppo bravo a mascherare se stesso e altri inganni per la task force Difs del detective. Solo un uomo si dimostra in grado di combattere nella sua lega: l'ex poliziotto J.T. Dillon, che stava già allenando Tess per autodifesa e diventa il suo amante. Becket decide di trovare un nascondiglio rapendo la moglie di Diffs, e quindi impone uno show-down finale. VOLUTO: mercenario. REQUISITI: (1) Deve potere colpire i suoi obiettivi con una pistola, o almeno avvicinarsi a loro.(2) Deve essere in grado di mantenere una distanza emotiva con i suoi clienti, o almeno essere in grado di controllarli al punto che i clienti non diventano una responsabilità. <br/> <br/> Peccato. Mi è sempre piaciuto Mark Dacascos. Questo film non lo ha fatto per me. Ha molti buoni meriti ma certe cose ovvie sono bastate per farmi passare. Mi aspettavo di più dal detective della polizia. La mancanza di violenza grafica è buona, dal momento che la trama comporta molta violenza. Potevo vedere il finale arrivare troppo facilmente. Liberamente ispirato al libro The Perfect Husband di Lisa Gardner, Instinct to Kill mette insieme Tim Abell e Mark Dacascos per la prima volta da The Base. Girare la storia e raccontarla molto di più dal punto di vista dell'assassino conferisce al film vantaggi sul libro, non ultimo il fatto che possiamo vedere di più su Abell. Lui è il salvatore del film, portando l'assassino, il suo personaggio, alla vita in un modo che Dacascos e Cryder sembrano non poter fare con loro. Sfortunatamente personaggi interessanti sono stati omessi dal libro che avrebbe migliorato il film, ma i progressi di Jim Beckett mi ricordano molto il personaggio di Andy Robinson di Dirty Harry, senza la recitazione totalmente esagerata. Si spera con fervore che Abell non subisca la stessa sorte di Robinson e rimanga il typecast come killer psicotico, è un attore troppo bravo per questo. <br/> <br/> Alcuni dei trucchi usati per mascherare l'assassino sono un po 'amatoriale ma altri effetti speciali e le scene di combattimento sono particolarmente ben fatte. Particolarmente toccante è la scena tra Beckett e suo padre. Quello che mi ha incuriosito di più è stata la baldoria omicida di Beckett che è stata condotta senza la prevista discesa nella pazzia o in deliranti melodie looney. Rimase lo stesso calcolato, in tutto il controllo del personaggio, che se lo avessi passato per strada non avresti pensato nulla. Nessuno sguardo rotolante che dava via la follia o l'aspetto spettinato che gridava agli uomini in camice bianco di prenderlo. Abell lo suona e funziona. <br/> <br/> Nel complesso mi è piaciuto molto il film e lo consiglierei.